Innodia sperimentazioni cliniche

Fin dal principio, INNODIA si è posto l’obiettivo di intraprendere studi clinici di intervento per aprire la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti per la prevenzione e la cura del diabete di tipo 1.

INNODIA sta attualmente portando avanti vari studi clinici meccanicistici, ricorrendo a un proprio Master-Protocol interno.

Alla ricerca, volta a generare conoscenze che contribuiscano ad arrestare l’ulteriore sviluppo della malattia, possono partecipare i soggetti con recente diagnosi di diabete di tipo 1. Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune, in cui le cellule del sistema immunitario attaccano nello specifico le cellule beta del pancreas che producono insulina, causandone una progressiva riduzione. La riduzione della massa di cellule beta funzionali comporta la perdita del controllo glicemico, il cui recupero mediante varie iniezioni giornaliere di insulina risulta gravoso e spesso insufficiente, con conseguente sviluppo di numerose complicanze.

Le sperimentazioni cliniche di intervento che verranno condotte all’interno di INNODIA hanno l’obiettivo di arrestare l’ulteriore declino della funzionalità delle cellule beta nei soggetti con recente diagnosi di diabete di tipo 1, andando ad agire sul sistema immunitario o sulle cellule beta tramite diverse modalità di trattamento.

Al momento della diagnosi di diabete di tipo 1, il 50% delle cellule beta del pancreas che producono insulina è ancora funzionale. Ciò significa che non sono ancora andate perdute tutte le cellule beta. Pertanto, i soggetti con diagnosi recente presentano ancora una produzione parziale di insulina. Due delle sperimentazioni cliniche di INNODIA mirano ad arrestare l'attacco da parte del sistema immunitario, per impedire l'ulteriore distruzione delle cellule beta nei soggetti con recente diagnosi di diabete di tipo 1. In caso di successo, la salvaguardia della capacità propria di produzione di insulina da parte dell’organismo migliorerà il controllo glicemico dei partecipanti. In una terza sperimentazione, il trattamento è teso invece a stabilizzare/rafforzare direttamente le cellule beta dell'organismo che producono l'insulina.

Potranno partecipare a questi studi soggetti con recente diagnosi di diabete di tipo 1 (entro una finestra di 6 settimane). L’inizio del trattamento in questa fase precoce della malattia, infatti, comporta il massimo beneficio sulle cellule beta residue che producono insulina.

Il fine ultimo è arrestare l'ulteriore progressione della malattia!

PAC

Una chiara priorità di INNODIA è mettere sempre al centro dei progetti le necessità e i problemi dei soggetti affetti da diabete di tipo 1. INNODIA dispone pertanto di un Comitato Consultivo dei Pazienti (CCP) molto attivo e impegnato.

Il CCP assume un ruolo centrale soprattutto quando si tratta di sperimentazioni cliniche. I soggetti affetti da diabete di tipo 1 e i loro familiari devono avere voce in capitolo! I loro suggerimenti e le loro esperienze contribuiscono alla discussione relativa alle modalità di concezione delle sperimentazioni - Che cosa chiediamo di fare alle persone? - Come spieghiamo le cose ai partecipanti? - Quali supporti di comunicazione dovremmo utilizzare? - Stiamo misurando gli aspetti che contano per le persone (ipoglicemia, difficoltà causate dal diabete, soddisfazioni, sfide, difficoltà…)?

Why participate in a trial?