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Innodia Harvest

L‘Iniziativa di Medicina Innovativa (Innovative Medici- nes Initiative - IMI) avviata dalla Commissione Euro- pea ha approvato un ulteriore settore di ricerca sui biomarcatori e sulla prevenzione del diabete di tipo 1 nell‘ambito di INNODIA. Questo settore aggiuntivo ver- rà costruito sulla solida base di INNODIA e prenderà il nome di INNODIA HARVEST.

INNODIA ha sviluppato una rete europea di clinica e di ricerca di base per lo studio del diabete di tipo 1 (T1D). Un ulteriore, ancor più ambizioso programma viene ora proposto in questo ambito di ricerca, con lo scopo di raccogliere i risultati che emergono da INNODIA.  

Le parole d‘ordine sono rafforzamento e innovazione.  

Primo, la rete clinica di INNODIA verrà consolidata come un punto di riferimento pan-europeo per la conduzione degli studi di prevenzione o di cura del T1D. Verranno perfezionate le piattaforme standardiz- zate per la ricerca clinica e di base già avviate nell‘am- bito di INNODIA, in modo da costruire una rete che permetta la conduzione di studi clinici per la preven- zione e la cura del T1D. Questi studi possono essere sia accademici che sponsorizzati dall‘industria. Ver- ranno condotti anche studi di intervento più piccoli, meccanicisti, comprensivi di biomarcatori per lo studio dello sviluppo del T1D. Diversi studi di grande dimen- sione sono in corso nella rete, tra cui il MELD-ATG trial (alla ricerca della dose minima efficace della globulina anti-timociti (Sanofi) nei bambini con neodiagnosi di T1D), il VER-A-T1D trial (per la valutazione del verapa- mil negli adulti con neodiagnosi di T1D), lo studio Isca- limab (Novartis) (nei bambini con neodiagnosi di T1D). Inoltre Imcyse, una piccola azienda belga, membro della rete INNODIA, testerà la sua nuova tecnologia „Immotope“ in un piccolo studio meccanicistico.  

La seconda parola d‘ordine dell‘INNODIA HARVEST è innovazione. La rete lavorerà facendo riferimen- to all‘INNODIA Master Protocol, cioè ad un comune protocollo di riferimento, in modo da permettere il confronto tra studi diversi. Un‘altra innovazione è l‘introduzione di nuovi biomarcatori (scoperti dalla rete), così come di nuovi marcatori clinici (monitorag- gio continuo della glicemia) e sperimentali (analisi del microbioma), al fine di meglio comprendere l‘eteroge- neità del T1D ed accelerare le strategie di intervento. Inoltre, la ricerca di base dei ricercatori del gruppo INNODIA verrà traslata nell‘INNODIA HARVEST in modo da promuovere l‘identificazione di nuovi target e lo sviluppo di farmaci.  

Infine, come in INNODIA, la voce delle persone che convivono con il T1D e delle loro famiglie sarà al cen- tro dell‘INNODIA HARVEST per stimolare l‘implemen- tazione di nuovi risultati relativi ai pazienti, modellare i nostri studi clinici e apportare un cambiamento significativo nel futuro della malattia.

Innodia Harvest sperimentazioni cliniche

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